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POST 33: la sintesi finale

Dopo quasi 4 lunghi mesi si è giunti alla fine di questo percorso conoscitivo di un oggetto molto particolare: il pattino da ghiaccio. Questo oggetto è a me molto caro perchè mi trasmette una sensazione di libertà e spensieratezza che riesco ad avere solamente con i pattini ai piedi. Questo viaggio mi ha permesso di conoscere il pattino sotto svariati punti di vista. Questo blog è un analisi tecnica, artistica, popolare e linguistica dell'oggetto da me proposto, e farlo mi ha fatto molto piacere. L'analisi è partita dalla un luogo a me molto caro: il lago di Carezza. Questo lago è uno dei laghi più famosi e visitati dell'Alto Adige, ed il motivo non è difficile da capire. Il lago si trova alle pendici del monte Latemar, la patria di Re Laurino. Per questo motivo ho voluto soffermare la mia ricerca su uno dei vari miti presenti sulla zona. La ricerca si è poi spostata su libri e film ambientati a Carezza. Particolarmente interessante è risultata la ricerca del libro, p

POST 32: Le azioni con il pattino

Pattinare Scivolare Volteggiare Saltare Danzare Roteare Allenarsi

POST 31: L'ABC del pattino

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A Angelo: una figura molto ricorrente nel pattinaggio B Balaustra: il confine del palaghiaccio C Curva: piegando la caviglia in velocità, e spostando il peso a destra o a sinistra si può disegnare sul ghiaccio una curva, più o meno stretta a seconda della velocità. D Danza: una delle tipologie di pattino nonchè una disciplina diversa dal pattinaggio artistico. E Edea: il maggior produttore di pattini al mondo F Flip: uno dei salti ammessi in gara. Si può eseguire semplice(1giro in aria),doppio(2 giri in aria) o triplo(tre giri in aria). Alcuni uomini sono riusciti a compiere anche un quadruplo flip (4 giri in aria). G Giudici: sono coloro che, durante una competizione, decidono il punteggio per ogni singola atleta. H Hanyu yuzuru: forse il pattinatore più amato e seguito della storia. I I.s.u: International Skating Union, è l'organizzazione mondiale di ogni tipo di gare a livello internazionale. L Lama: una p

POST 30: La scienza e la tecnica del pattino

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Per costruire un pattino c'è bisogno di moltissima tecnica. Il pattino si è evoluto molto nel tempo grazie alla scienza, che ha permesso l'invenzione di materiali più alto performanti, più leggeri a parità di resistenza e più confortevoli. Per esempio, oggi EDEA SKATES, una delle marche di pattino più famose e utilizzate al mondo ha brevettato una particolare vite per fissare la lama al pattino. In passato la  sola del pattino esterna era fatta in legno, mentre EDEA fu il primo a cambiare materiale della sola, rendendola in materiale hi-tech. Il problema del legno era che con il tempo le viti che fissavano la lama spesso si spannavano, e il legno a causa dell'umidità che c'è sul ghiaccio si ammorbidisse. EDEA ha creato queste speciali viti a doppia elica in modo da inglobare più materiale e inoltre sono più corte delle viti che forniscono i produttori delle lame, perchè EDEA ha creato una sola più fine e quindi più leggera. Per saper utilizzare il pattino in mani

POST 29: I numeri del pattino

Numeri dalla smorfia napoletana: 48, 11, 77 Purtroppo non sono riuscita a trovare altri numeri legati al pattino, che non siano il numero della scarpa (che viene espresso in millimetri, es 295, 275...), e il numero della rigidezza del pattino (che va da 25 a 95 per i pattini per gli agonisti). 

POST 28: Il protagonista del pattino

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Una personaggio indubbiamente legato con il pattino è sicuramente Carolina Kostner. Carolina è una pattinatrice italiana nata a Bolzano il 08.02.1987. Nel 2014 partecipò alle Olimpiadi Invernali di Sochi e vinse la medaglia di bronzo. Salì sul podio in ben cinque campionati mondiali e nel 2012 raggiunse l'oro. Fu diverse volte campionessa Europea e nove volte campionessa  Italiana. Carolina è una delle più aggraziate pattinatrici a livello mondiale, ed è riuscita a raggiungere  punteggi di Components (il punteggio dei Components si basa sull'eleganza, l'interpretazione, il modo di pattinare e l'armonia che si ha sui pattini) tra i più alti in assoluto. Ho scelto Carolina tra tanti pattinatori che hanno fatto la storia del pattinaggio perchè è altoatesina. Infatti vive a Ortisei, un piccolo paesino della Val Gardena. Entrambi i suoi genitori pattinavano: la mamma era una pattinatrice a livelllo nazionale mentre il padre è stato un hockeista famoso. Nella stagione 2002/

POST 27: Il museo dei pattini

Se dovessi progettare un museo sui pattini, lo farei su una pista da pattinaggio. Chiunque volesse venire a visitare il museo dovrebbe mettersi i pattini e scivolare tra una teca e l'altra. All'inizio della mostra ci sarebbe una breve esposizione con tutti i modelli di pattini partendo dai primi pezzi rudimentali. In questa zona si esporrebbero i brevetti che hanno fatto la storia del pattino, con le relative immagini. Proseguendo vi sarebbe una zona dove i visitatori possono assistere alla realizzazione di un pattino da parte di un artigiano. Mostrerei tutti i materiali e le tecniche utilizzate per la realizzazione della scarpetta. In un altra zona dell'esposizione ci sarebbero tutti gli oggetti che sono in qualche modo legati al pattino: dai para-lame utilizzati dagli atleti per non rovinare la lama quando escono dal ghiaccio, allo stringi-laccio utilizzato sempre dagli atleti per poter stringere meglio il pattino. Infine vi sarebbe una zona dedicata ai migliori pattinato