POST 5: Il Mito

Questa zona dell'Alto Adige è invasa da miti e leggende, che parlano di Re Laurino e di altre creature mitologiche. Il mito da me scelto riguarda il lago di Carezza, e narra di una bellissima ninfa, Ondina, che viveva nelle profondità del lago di Carezza. La sua voce ammaliava i viandanti, e finì per far innamorare anche lo stregone che viveva sul Latemar. Questo tentò in tutti i modi di avvicinarsi a Ondina, ma lei, spaventata dalle sue apparenze, gli sfuggiva sempre. Così lo stregone chiese aiuto alla strega del Catinaccio, il massiccio di fronte al Latemar. Questa gli suggerì di travestirsi da venditore di gioielli, e con pietre preziose creare un arcobaleno che si estendeva dal Catinaccio al Latemar, che avrebbe attirato Ondina fuori dall'acqua. Lo stregone mise in atto il piano, ma si dimenticò di cambiare sembianze. Quindi Ondina, una volta uscita dall'acqua per ammirare l'arcobaleno, appena vide lo stregone, si tuffò in acqua spaventata, e da quel momento nessuno vide più la ninfa. Quindi lo stregone, deluso e arrabbiato, decise di scaraventare l'arcobaleno nel lago, così che Ondina potesse sempre ammirare quei bellissimi colori. Ed ecco la ragione degli spettacolari colori che si riflettono nel lago di Carezza.
Ancora oggi vi è, nel lago, la statua di Ondina che emerge dall'acqua.




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