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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

POST 10: I proverbi

Ecco alcuni proverbi sui pattini: 'I perdenti vedono strade ghiacciate, i vincenti mettono su i pattini da ghiaccio.' (Denis Waitley) Mia cara ragazza, la vita è una pista di pattinaggio: sono in molti a finire a gambe all’aria. (Dal film Dio esiste e vive a Bruxelles) La vita è come pattinare sul ghiaccio: tu sai farlo benissimo ma quello davanti a te cade e ti tira giù con lui. (Nicetomatthew, Twitter) Pattinare senza paura sul ghiaccio dell’indifferenza, quando è spesso e levigato. (Dino Basili) La vita dovrebbe essere come una pista di pattinaggio, se cadi trovi sempre qualcuno pronto a rialzarti… (Anonimo)

POST 9: I nomi

Italiano:  pattino ¹ /'pat:ino/ s. m. [dal fr.  patin  (der. di  patte  "zampa")]. - ( sport .) [attrezzo che si applica alle scarpe, consistente in una lamina d'acciaio o in un telaio fornito inferiormente di rotelle]. Da: http://www.treccani.it/vocabolario/pattino1_%28Sinonimi-e-Contrari%29/ In dialetto comasco : pattino è un diminutivo di Patta, che significa piede. In dialetto piemontese Patin, dalla parola francese 'Patin' , che significa appunto pattino. In inglese il termine 'skate' deriva dall'olandese  'schaats', che anch'essa deriva dal francese antico ' escache' (trampolo o cavalletto), in francese moderno ' échasse' , proveniente probabilmente dai Franchi ' skakkja' , o dai Galli 'skatja' , letteralmente qualcosa che scivola e si muove veloce. Altrimenti, la parola olandese potrebbe essere collegata al tedesco medievale 'schenke' , in inglese antico 'scanca' , che s

POST 8: La cosa

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Ho scelto i pattini come oggetto da analizzare perchè pratico pattinaggio su ghiaccio fin da quando sono piccola. Ho pattinato in diversi palazzetti e su diversi laghi alpini, ma il paesaggio più suggestio in cui ho pattinato è sicuramente il lago di Carezza. Pattinare immersa nella Natura in un luogo a me molto caro e importante è stato emozionante.

POST 7: ll film

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Il film ambientato nel villaggio di Carezza è tratto da un romanzo thriller di Donato Carrisi, 'La ragazza nella nebbia', pubbblicato il 23 novembre 2015 da Longanesi. Nel 2017 lo stesso autore, ha fatto da regista per il film omonimo, distribuito da Medusa Film.

POST 6: Il nome del luogo

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L'Alto Adige è una regione trilingue: ci sono i tedeschi, gli italiani, e una minoranza linguistica, i Ladini. In ladino, il lago di Carezza, viene chiamato 'Lec de Ercaboan', ovvero 'lago dell'arcobaleno', richiamando la leggenda di Ondina. In tedesco vi sono due scuole di pensiero. Alcuni pensano che il termine 'Karersee' deriva da 'Karerpass' , il passo situato sopra il villaggio, che divide la val d'Ega dalla val di Fassa. Questo passo veniva chiamato, in trentino anche 'Caressa' o ' Careccia' , che potrebbe derivare da un'errata traduzione di ' vial de carezar' , che in ladino significa una mulattiera percorribile. Altre interpretazioni affermano che il termine tedesco derivi dalle piante 'Caryperaceae', più particolarmente dalla pianta 'Carice Brizolina' , e da qui il termine 'Karersee' , un'unione del termine 'Karer' , ovvero una traduzioe di 'Carice' , e 

POST 5: Il Mito

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Questa zona dell'Alto Adige è invasa da miti e leggende, che parlano di Re Laurino e di altre creature mitologiche. Il mito da me scelto riguarda il lago di Carezza, e narra di una bellissima ninfa, Ondina, che viveva nelle profondità del lago di Carezza. La sua voce ammaliava i viandanti, e finì per far innamorare anche lo stregone che viveva sul Latemar. Questo tentò in tutti i modi di avvicinarsi a Ondina, ma lei, spaventata dalle sue apparenze, gli sfuggiva sempre. Così lo stregone chiese aiuto alla strega del Catinaccio, il massiccio di fronte al Latemar. Questa gli suggerì di travestirsi da venditore di gioielli, e con pietre preziose creare un arcobaleno che si estendeva dal Catinaccio al Latemar, che avrebbe attirato Ondina fuori dall'acqua. Lo stregone mise in atto il piano, ma si dimenticò di cambiare sembianze. Quindi Ondina, una volta uscita dall'acqua per ammirare l'arcobaleno, appena vide lo stregone, si tuffò in acqua spaventata, e da quel momento nessuno

POST 4: CItazioni

Il capitolo 18 del romanzo di Agatha Christie 'Poirot e i quattro' , o in inglese 'The big four'  è intitolato 'In the Felsenlabyrynth ', un sentiero ancora oggi percorribile,  sul monte Latemar. Questo sentiero si è formato in seguito a una frana molto forte che ha portato a valle grandi sassi. Questi sassi hanno formato come un labirinto, infatti il sentiero oggi si chiama 'Sentiero del Labirinto' . Agatha Christie decide di sceneggiare il suo diciottesimo capitolo proprio qui, nel cuore del Latemar. Inoltre sono riuscita a trovare altre citazioni del Lago di Carezza e del Labirinto, in inglese Felsenlabyrynth,  tutte tratte dal medesimo romanzo. “Because it was, my friend. How Ingles managed to get hold of the information I do not know, but he did, and he sent it to us by his servant. We are bound, mon ami, for Karersee, the new Italian name for which is Lago di Carezza. You see now where your 'Cara Zia' comes in and also your 'Carrozza

POST 3: Il Libro

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"The Big Four" è un libro di Agatha Christie, pubblicato il 27 gennaio 1927 da William Collins, Sons, e l'autrice ha amientato la parte finale del romanzo nel labirinto di roccia, uno dei sentieri più famosi della montagna da me scelta, il Latemar.

POST 2: Le cose

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Gli oggetti caratteristici del lago di Carezza sono molteplici: I pattini da ghiaccio Gli scarponcini da montagna Gli sci da discesa

POST 1: Il Luogo

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Il luogo che ho scelto è il lago di Carezza. Carezza è un piccolo villaggio situato in mezzo alle Dolomiti, in Alto Adige, provincia di Bolzano. Questo piccolo villaggio è sorto per motivi turistici ai piedi di un massiccio, il Latemar. Su questa montagna vi è un piccolo lago alpino, il lago di Carezza. Ho scelto questo luogo perchè mi è molto famigliare e lo trovo un posto magico. Coordinate: 46°24′33″N   11°34′30″E